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The Brutalist

Nel 1947, l’ebreo ungherese László Tóth, scampato a Buchenwald, emigra negli Stati Uniti. L’Olocausto l’ha separato dalla moglie Erzsébet, che a lungo aveva creduto morta a Dachau e ora invece gli scrive da un campo profughi dell’Armata rossa promettendogli di riabbracciarlo non appena otterrà anche lei il visto. Uno stimato architetto del Bauhaus prima dell’ascesa del nazismo, László va a vivere a Filadelfia dal cugino Attila Molnár, immigrato prima della guerra e assimilatosi alla gente del posto, anglicizzando il suo cognome in Miller e sposando la cattolica Audrey.